Chi è Daniele Si Nasce
Daniele Si Nasce è un vero e proprio “esegeta” di Renato Zero, di cui esegue il repertorio con maestria e un rispetto davvero rari nel vasto panorama degli imitatori, che spesso si limitano a farne una parodia e risultano solo una caricatura sbiadita dell’originale. Nel suo caso l’effetto di verosimiglianza è talmente forte che si ha l’impressione di trovarsi di fronte al vero Renato, sia per i movimenti sul palco che per la voce ed il look, dietro cui c’è un grande lavoro di anni di studio e di preparazione.
La sua è vera e propria arte dell’interpretazione che è stata approvata anche da “Zenzero”, il fan club ufficiale di Renato Zero da cui ha ricevuto una targa di riconoscimento.
Sulla scena Daniele diventa Renato ed aggiunge anche degli elementi di umanità e di familiarità con il pubblico che ormai si sono perduti nei mega concerti superaffollati di Zero, facendoci ritornare indietro nel tempo agli anni in cui (beati loro!!) Renato cantava per pochi intimi in piccoli locali.
Con Daniele è come se il tempo si fosse fermato e Renato fosse ancora un’artista a dimensione umana da poter ancora frequentare ed ammirare a distanza ravvicinata. L’emozione delle canzoni originali rimane pressoché intatta (non si verifica il temuto effetto Karaoke che viene lasciato intelligentemente al pubblico ), ma Daniele riesce a metterci anche qualcosa di personale, risultando alla fine un vero alter-ego di Renato più che un semplice imitatore, inventando e improvvisando sul momento continue sorprese, battute, soluzioni artistiche e musicali che finiscono per rendere ogni suo spettacolo diverso dall’altro… ma sempre ugualmente emozionante e divertente !! (articolo di Alessandro Sgritta)
Biografia
Daniele Si Nasce…a Roma il 22 aprile del 1968, quando, alle 17 in punto, un bebè si affaccia alla vita nell’ospedale San Camillo!
Il papà è un dipendente della famosa ditta “Auguri di Mondadori”, la mamma fa la casalinga, e prima di lui hanno già avuto altre due figlie femmine. Dopo appena un anno si trasferisce a Verona, dove vive per tre anni.
All’età di quattro anni torna a Roma, e con l’asilo iniziano le prime avventure scolastiche. Sembra portato per il disegno artistico perché fa un’enorme mole di disegni, forse influenzato da suo nonno, il celebre pittore Carlo Dottarelli , ma non sarà così!
Inizia quindi a frequentare la scuola elementare e lì conosce il suo maestro, Moran Cantarelli, che lo adorerà e lo porterà al suo fianco per l’intero quinquennio!
Rimarrà impresso nella memoria del giovane Daniele, questo “istruttore”, perché è una figura scomoda a causa del suo metodo di insegnamento troppo “avveniristico” per quei tempi. Qui, Daniele, scopre già di essere un trascinatore ed un guitto, tanto che organizza dei piccoli spettacoli nel refettorio della scuola (Principe di Piemonte), portando con sé travestimenti e giochi dentro una valigia.
Suo padre e sua madre, intanto, alimentano la sua passione per la musica, regalandogli dischi e nastri in quantità. Con la scuola media inizia per lui, purtroppo, un nuovo corso: non è più protetto dal suo “maestro” e dall’affetto dei suoi compagni ed incorre perciò in una lunga serie d’ostacoli, che lo rallentano nella sua affermazione.
Lascia così la sua magia in quella valigia, che non aprirà più per lunghi anni! In questo periodo, poco felice per lui, in cui si trova a fare i conti con una realtà che lo inquieta, si avvicina in maniera quasi romantica alla musica, tramite i suoi cugini che gli fanno conoscere i Genesis !!
È amore a prima vista: Phil Collins diventa il suo ispiratore e così si costruisce da solo la sua prima batteria, fatta di fustini di detersivi, scatoloni, scatolette, lampade e quant’altro. Il suo estro lo invita a buttarsi a capofitto nella musica, ma la scuola lo porta ad assumere un comportamento più inquadrato.. e decide così di fare il geometra! Entra con serietà e determinazione nell’I.T.G. Alberti.
Il 7 settembre 1982, assiste al Palaeur al concerto dei Genesis: il povero ragazzo rimane incredulo davanti a quello spettacolo, ma ancora non si sente pronto per la sua svolta definitiva. Il primo anno scorre con estrema disinvoltura, ma già all’inizio del secondo comincia a non avere più voglia di indossare una pelle che non è la sua!
Inizia a collezionare decine di concerti dal vivo dei suoi beniamini, ed acquisisce così una conoscenza dettagliata sugli strumenti musicali e i materiali per gli spettacoli dal vivo. Torna al Palaeur per cercare di entrare a far parte del servizio d’ordine ai concerti e poter vivere davvero in un ambiente vicino a quello della musica, e conosce così Carotenuto, il supervisore dei concerti di quel periodo.
Entra così nello stage, e dopo la scuola corre a lavorare nei concerti: prima la ronda, poi ai cancelli, le porte interne, la sala stampa, e finalmente al mixer e sottopalco, i due ruoli più prestigiosi per il servizio d’ordine! Conosce tutti i big dell’epoca: Sting , David Bowie , Diana Ross, insegna a giocare a “scopa” al cantante dei Simply Red , gioca a frisbee con i Culture Club, scherza con Andy Summers (Police), Spandau Ballet, Pink Floyd , trasporta il pianoforte bianco dei Supertramp, insomma mezzo mondo!!
La sua voglia di apprendere è irrefrenabile: “Impara l’arte e mettila da parte”; parole sante per lui, che certo non perde occasione per rubare alcuni trucchetti da questi grandissimi artisti! Manca solo un anno alla maturità e Daniele, tornato ai ruoli più in vista, diventa suo malgrado rappresentante d’istituto di una scuola con più di 1200 persone: gli costerà caro, perché il movimento dell’85 (la “pantera”) non è certo clemente con lui! Finisce per perdere l’anno e per ripicca cerca di organizzare un concerto rock con il suo gruppo (The Plants), nella sua scuola! Il preside Carmine Noschese (il fratello di Alighiero) si oppone, ma Daniele la spunta e nella primavera del 1987 l’unico concerto mai fatto all’Alberti richiama centinaia di giovani.
Inspiegabilmente promosso, va in quinto e passa l’esame brillantemente! Dopo la scuola trova lavoro istantaneamente e perde quindi di vista la musica. Il tempo tiranno non lo aiuta e non riesce più a suonare con i suoi vari gruppi (rock, reggae, fusion ecc.), però comincia lo stesso a rifinire le sue capacità d’intrattenitore! Intanto nel 1989 passa il turno di Coppa Italia di tennis con il suo circolo.
Dal 1988 al 1998 svolge la sua attività di Geometra, ma di questo periodo non ama parlare. Nel frattempo, dal 1990 al 1995, frequenta l’Accademia Interamnense di canto e studia con il grande tenore Nando Citarella, che lo aiuta soprattutto ad autodisciplinare la voce.
Nel 1998 decide di lasciare il suo lavoro, tranquillo ed anche molto ben remunerato… e chissà per quale strano motivo… la sua ragazza lo lascia. Trascorre sei mesi a pensare alla sua vita, a cosa farà da “grande”, poi una sera un suo amico, Roberto Gargiulo, lo porta in un locale di Roma chiamato “Ciao Nì” !!
Daniele sulle prime rifiuta .poi la proverbiale insistenza di questo ragazzo riesce a convincerlo. Il “Ciao Nì” è un locale dedicato a Renato Zero, dove tutto riguarda lui compresi i cantanti! Vista la somiglianza, i proprietari del locale, incuriositi, chiedono a Daniele se può cantare una canzone e lui anche se non troppo convinto, accetta. “I migliori anni della nostra vita” è un classico e fa subito il suo effetto, poiché da quel momento Daniele entra a far parte della scuderia del “Ciao Nì”! Parte così il grande sogno di DANIELE SI NASCE.